La sofferenza fa parte della natura umana, ma non per questo bisogna stringere i denti, mandare giù bocconi amari, contare fino a dieci, e andare avanti.
Raggiungere la consapevolezza che non stiamo vivendo pienamente la nostra vita, che c'è qualcosa che ci fa soffrire, che rende difficile affrontare alcuni situazioni quotidiane, come andare a scuola, a lavoro o più semplicemente a fare la spesa, uscire con gli amici o comunicare il proprio malessere a qualcuno senza sentirsi per forza sminuiti o derisi, non è semplice.
Spesso le persone che stanno male si domandano se riusciranno a essere felici, se riusciranno a superare quell'ostacolo che rende difficile e faticoso affrontare eventi e situazioni quotidiane che dovrebbero essere o che in passato sono state semplici o normali.
La risposta è: sì, si può essere felici!
Le difficoltà che ci circondano e ci mettono più o meno alla prova tutti i giorni sono inevitabili, la differenza tra soccombervi e superarle è il modo in cui ci si pone e ci si relaziona. Tuttavia, per affrontare le sofferenze della vita non c'è una formula uguale per tutti perché non c'è individuo umano sulla Terra che sia uguale a un altro. La nostra eredità genetica (il DNA), i nostri vissuti, il contesto socio-culturale nel quale siamo cresciuti, i modelli che abbiamo avuto, sono tutti elementi che hanno influenzato e che influenzano chi noi siamo oggi, come viviamo nel mondo, come proviamo gioia e anche come soffriamo.