Decidere di lavorare su se stessi e intraprendere un percorso psicoterapeutico non è semplice. Innanzitutto, bisogna scendere ai patti con gli stereotipi familiari e/o culturali come “Non sono mica matto”, “Ce la faccio da solo”, “Cosa penserà la gente se vado dallo psicologo?”, “A che serve raccontare i miei problemi a uno sconosciuto?” e molti altri. Tuttavia, chiedere aiuto ed essere compresi è un diritto sacrosanto di chiunque!
Ammettere di aver bisogno e domandare aiuto richiede coraggio e questa consapevolezza è necessaria per trarre maggior beneficio dal lavoro con lo psicoterapeuta.
Se qualcuno vi ha detto o credete che chiedere supporto significhi essere deboli o incapaci, in realtà questa decisione è indice di due consapevolezze fondamentali: riconoscere i propri limiti e le proprie difficoltà, e voler migliorare la propria vita.
Quindi, il mio compito è di lavorare insieme a voi con l'obiettivo di modificare i comportamenti, i pensieri, le emozioni, le relazioni e i vissuti che vi fanno e vi hanno fatto soffrire e che vi rendono oggi infelici, in percorsi individuali per adulti e adolescenti.